Le sigarette elettroniche ed i prodotti a tabacco riscaldato sono stati immessi sul mercato come alternative più sicure alle sigarette tradizionali. Facendo intendere ai consumatori una riduzione dei danni alla salute. Tuttavia, le evidenze scientifiche finora raccolte mettono in discussione questa ipotesi.
la sigaretta elettronica (e-cig), introdotta sul mercato nel 2003, rappresentava un dispositivo concepito per l'assunzione di nicotina in assenza di combustione del tabacco. il principio di funzionamento si basa sul riscaldamento di un liquido, comunemente denominato e-liquid, composto da una miscela di glicerolo, glicerina vegetale, aromi e nicotina a diverse concentrazioni.
A partire dal 2014, inoltre, si è assistito all'emergere dei cosiddetti prodotti a tabacco riscaldato (HTP), una nuova categoria di dispositivi elettronici che impiegano un metodo alternativo di consumo del tabacco. In questi dispositivi, il tabacco viene portato a temperature inferiori al punto di combustione, a 350°C, mediante una lamina riscaldante di platino o ceramica, generando un aerosol diverso da quello prodotto dalle e-cig.
Data l'elevata diffusione delle sigarette elettroniche e dei prodotti a tabacco riscaldato, molti studiosi hanno effettuato studi approfonditi per dimostrare i reali benefici o i possibili rischi legati al loro utilizzo. Da uno studio di Ruprecht et al. è emerso come questi dispositivi producano numerose sostanze tossiche, come metalli pesanti, composti organici e aldeidi.
Particolarmente preoccupante è la presenza di formaldeide (canceroso di gruppo 1-IARC), la cui presenza così elevata nelle emissioni dovrebbe portare ad una revisione della normativa sul consumo di questi dispositivi in ambiente pubblico ed in particolare in presenza di soggetti più sensibili, come minori e donne incinte. Le analisi del " fumo freddo" prodotto dalle HTP ha indicato che l'emissione di particolato di materia organica è significativamente diversa a seconda del dispositivo analizzato. Mentre gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) erano per lo più non rilevabili nel fumo di HTP.
Non è tutto oro quello che luccica! infatti sono stati rilevati alcuni alcani e acidi organici, nonché i black carbon, dall' emissione del "fumo freddo". Le emissioni di metalli pesanti sono invece ridotte nel fumo di HTP rispetto alle sigarette e-cing e alle sigarette convenzionali.
La tabella mostra un confronto tra le sostanze emesse dal consumo di sigarette tradizionali, HTP ed e-cing secondo gli studi condotti dalla Tobacco Control Unit della Fondazione IRCCS (Istituto Nazionale dei Tumori di Milano).
Una domanda sorge spontanea.
Uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Tobacco Control mostra, ad esempio, come questi strumenti elettronici siano inefficienti come valido supporto nella dimissione dal fumo, e non solo! i dati dimostrerebbero che aumenterebbero la probabilità di iniziare a usare le sigarette tradizionali o di ricadere nell'abitudine del fumo se si era riusciti a smettere.
In particolar modo il rischio, secondo lo studio effettuato, è molto alto: rispettivamente 9 e 6 volte maggiore rispetto a chi non usava sigarette elettroniche; mentre tra gli ex-fumatori la probabilità, che quanti usavano le sigarette elettroniche all'inizio dello studio, aumentava di 4/3 volte portando l'individuo a ricominciare a fumare le sigarette convenzionali.
Sono stati recentemente pubblicati sull'autorevole rivista Cancer Research, i risultati di un importante studio che ha analizzato oltre 3500 campioni buccali/salivari ed amatici le modifiche epigenetiche all'uso di tabacco e sigarette elettroniche (e-cig, HTTPs). Confrontando i fumatori di sigarette tradizionali con coloro che fumano sigarette elettroniche, si sono osservate le medesime modifiche epigenetiche, nonostante quest'ultimi non fossero mai stati fumatori di sigarette tradizionali. A livello di cardiotossicità, due studi californiani, hanno dimostrato come l'uso duale di sigarette convenzionali ed elettroniche potrebbe addirittura aumentare gli effetti negativi a livello endoteliale.
Ciò è causato da un cambiamento delle
concentrazioni di NO (monossido di azoto) ematico inibendo, di conseguenza, la corretta vasodilatazione periferica causando ipertensione, inibizione dell'aggregazione piastrinica e la corretta funzione omeostatica.
Infine, un articolo pubblicato sull'European Respiratory Journal dimostra come il prodotto IQOC abbia il potenziale di aumentare lo stress ossidativo e lo stato infiammatorio, di causare un rimodellamento delle vie aeree e di avviare cambiamenti correlati all'EMT (epithelial mesenchymal transition/ transizione epitelio mesenchima) nel apparato respiratorio e gastro intestinale.
Dobbiamo affermare che, dalla letteratura esaminata dai nostri collaboratori, la maggior parte degli studi si concentrano sugli effetti a breve termine limitando quindi le conoscenze sui danni dovuti al consumo di questi dispositivi elettronici e ponendo quindi un grosso limite.
Possiamo affermare, in conclusione che l'uso simultaneo delle diverse metodologie di fumo acceleri i processi pro oncologici a livello sistemico e pertanto è opportuno conoscere e scegliere coerentemente. Questa a nostro parere risulta essere la sfida più ardua col quale ci si confronta. Smettere di fumare non è cosa semplice, è un percorso con molti ostacoli e tentazioni.
Qualora tu fossi disposto ad intraprenderlo il nostro team sarà lieto di accompagnarti perché ci offre l'opportunità di prenderci cura di te.
Questa è la nostra vocazione!
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